Compiti, non app
Sempre più spesso tendiamo a considerare lo smartphone come un dispositivo di app, ma le ricerche condotte dal team del progetto ASSA ci hanno portato a credere che sarebbe meglio concepire lo smartphone come task-oriented (orientato al compito da svolgere), e non come un aggregato di app. Nell’organizzare una vacanza, fare i compiti o creare una propria routine, gli utenti tendono a utilizzare soprattutto una combinazione di quelle caratteristiche dell’app di cui hanno bisogno, ignorando il resto di ciò che quell’app potrebbe fare.
Le app stesse seguono uno spettro di soluzionismo scalabile. Alcune sono concepite per un singolo compito (“c’è un’app per farlo!?”) mentre altre, come l’applicazione cinese WeChat, si propongono di essere utilizzabili pressoché per qualsiasi compito, dal postare notizie al pagare le bollette. Gli smartphone incoraggiano un approccio ‘soluzionista’, che ci porta cioè a ritenere che vi sia una soluzione tecnica per qualsiasi problema. Tuttavia, come già accennato, abbiamo constatato che nel settore sanitario è spesso l’adattamento di app non pensate per la salute ad aver avuto un impatto maggiore in questo ambito, rispetto ad app specifiche.
Detto questo, lo strapotere delle app sta iniziando a essere messo in crisi dall’ascesa di tecnologie alternative come la massiccia diffusione dei mini-programmi in Cina, che rappresentano un modo alternativo di abbinare gli smartphone ai compiti da svolgere. WeChat, in particolare, racchiude in sé una gamma enorme di mini-programmi, e ha dimostrato di poter potenzialmente sostituire tutte le altre app, incorporandole in sé – dalla ricerca di voli, alle previsioni metereologiche, fino al pagamento delle utenze.
Qui sotto potete vedere la cartella ‘viaggi/taxi’ sullo smartphone di un partecipante di Santiago. Federico è un imprenditore peruviano che vive nella capitale del Cile e, già a un primo sguardo, è evidente come le app di viaggi siano di fondamentale importanza per lui, che viaggia di frequente. Le app nella foto non sono ovviamente tutte quelle che ha sul telefono, ma l’intera sezione della schermata frontale è dedicata ai viaggi.
Foto di Alfonso Otaegui
